martedì 13 dicembre 2016

A Cagliari un'associazione e un angelo per gattini sfortunati










Odette è una gattina che da molti giorni lotta per non morire. Il suo sguardo fa male, perché è lo stesso di tutti gli innocenti, uomini e animali, che non capiscono come mai sia stato fatto loro del male. Però lei non molla. In questi giorni il profilo Facebook di Claudia Ami Casu è tempestato di domande, preghiere e messaggi di amore per questa gattina. E lei sceglie di vivere, forse sente l’amore  che prima le  era stato negato.

Claudia è di Cagliari e  insieme alla mamma e a un’amica ha fondato l’“Associazione  un randagio per Ami-co”, che vive del volontariato e dell’aiuto anche piccolissimo di chi desidera  pagare le cure veterinarie.

 Tutto è nato quasi tre anni fa, quando ha incontrato Ami, un randagio ridotto allo stremo, ed è stato amore e fiducia a prima vista. Da allora sono arrivati altri gatti, molti dei quali bruttini, con un occhio solo, malati, spelacchiati e altri belli e sani ma cacciati lo stesso senza un motivo. La sua pagina Facebook è sempre piena di notizie e di nuovi mici bisognosi, rivelando che animali abbandonati e  maltrattati non sono solo i cani ma a maggior ragione anche i gatti,  nella convinzione che siano animali indipendenti, che ce  la possono fare da soli e  che non hanno bisogno di un padrone.  

 

Claudia dà a ciascuno un nome e una speranza.  I gattini sono  accuditi e curati, tenuti in stallo finché non si trova un’adozione.

Claudia è giovane e ha una vita intensa, ma ha preso con serietà questo impegno. Lei ha il dono di capire quello che dicono i felini e sapercelo raccontare.  “Sono solo un gatto. Un gatto qualunque… Uno di quei randagi che scacci via con il piede. Uno di quelli a cui tiri le pietre per non avvicinarsi. Sono uno che ha camminato a lungo senza meta, senza riparo. Ho rotto i sacchetti della spazzatura per anni… Con un po’ di fortuna trovavo ossa e spine di pesce. Ero uno di quelli che “allontanati che porta malattie! …Ma ora sono il tuo gatto”.

In un periodo in cui Facebook sembra essere diventato il luogo dove si annida e cresce la violenza, il luogo  che alimenta paure e bullismo anzi cyberbullismo, e in questi giorni ne abbiamo un esempio proprio vicino a Cagliari, a Muravera,  si dimostra che può essere anche  un meraviglioso mezzo di trasmissione di civiltà e solidarietà. Finché ci saranno giovani che attraverso il loro esempio insegneranno a rispettare  e a prendersi cura dei più deboli, potremo tutti avere speranza di poterlo cambiare il mondo, e renderlo migliore.

Contatti: e-mail: ulysse.cc13@gmail.com

 “Associazione "Un randagio per Ami-co" con Claudia, Vale, Ami&co.”