Giotto
Scene della vita di Cristo. Natività (1304-06)
Cappella degli Scrovegni, Cappella Arena, Padova.
Affresco 200 x 185 cm
In una capanna appoggiata alla parete rocciosa, la Madonna è aiutata dalla levatrice. È appena nato Gesù e, dopo averlo fasciato, lo sta mettendo a dormire nella culla-mangiatoia. Madre e figlio si guardano. Giuseppe si sta appisolando, stretto nel suo mantello giallo. Il bue e l’asinello guardano mansueti. Gli angeli volano come rondini.
Due pastori sono arrivati fin lì con il gregge per assistere al grande evento. A quello di destra manca metà del braccio e ha una grossa cicatrice a forma di stella. Nell’antichità spesso le infezioni potevano essere curate solo amputando l’arto malato.
Sappiamo dai Vangeli che i primi a essere avvertiti della nascita di Gesù e andare ad adorarlo furono le persone più povere, i pastori. Giotto ha voluto fare di più: li ha dipinti di spalle, in modo che tutti noi che guardiamo ci troviamo dietro di loro, in seconda fila, dopo i più umili e i più sfortunati, perché essere belli, sani, ricchi e favoriti dalla sorte non fa guadagnare alcun posto d’onore per partecipare al Grande Mistero.
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