Pieter Bruegel
La battaglia tra Carnevale e Quaresima (1559)
Kunsthistorisches Museum Wien, Vienna.
Olio su tavola 118 x 164,5 cm
Il carnevale è una festa antichissima: in questi giorni non esistevano differenze tra ricchi e poveri, tra sani e malati, tra pazzi e sensati. E se la follia è libertà, tutti volevano fingersi matti e abbandonarsi almeno per un giorno alla gioia senza divieti.
Bruegel dipinge la piazza di una città medievale, affollata di personaggi. In primo piano, l’uomo grasso a cavalcioni di una botte impersona Carnevale. Combatte contro Quaresima, un uomo magro e triste seduto su una seggiola di chiesa. L’uno è armato di spiedo in cui sono infilzati succulenti pezzi d’arrosto, l’altro risponde a colpi di pala da fornaio con dei pescetti secchi. Il primo è seguito da persone vestite in maschera che suonano e danzano, il secondo da ragazzi che agitano le raganelle e dal sagrestano con l’acqua benedetta del sabato santo.
Inoltre, una folla di persone. Dalla chiesa escono i fedeli, alcuni di loro si sono portati le sedie da casa per paura di rimanere in piedi. Altri assistono a spettacoli di piazza, delle donne fanno le pulizie di primavera, i bambini giocano fra di loro, su una bancarella si vendono grandi pesci.
Tra questi, i poveri chiedono l’elemosina fuori dalla chiesa, mentre poco lontano un gruppo di lebbrosi stanno isolati e gli storpi si arrangiano come possono per camminare. A carnevale tutti vogliono mascherarsi ed essere quello che non sono, ma i poveri e i malati non si travestono mai.
Nessun commento:
Posta un commento