Giovanni Angelo Di Antonio (Fra Carnevale)
Presentazione della Vergine al tempio (1467 circa),
Museum of Fine Arts, Boston.
Olio e tempera su tavola 146,5 x 96,5 cm
Questo dipinto è opera di un pittore misterioso: non sappiamo con certezza neppure il suo nome! Probabilmente si chiamava Giovanni Angelo di Antonio, ma altri pensano sia Bartolomeo Corradini con il soprannome di Fra Carnevale, altri ancora si tengono sul vago e lo chiamano Maestro delle tavole Barberini.
Quando Maria Vergine compì tre anni, fu portata dai genitori al Tempio per essere consacrata al Signore; eccola di spalle, vestita di blu.
Il pittore trasporta quest'episodio, avvenuto tanti secoli prima, ai suoi tempi. La chiesa si apre allo sguardo invitandoci a entrare all'interno, fino in fondo, davanti all'altare, a curiosare tra le colonne, ad affacciarci alle finestre piene di cielo. Davanti alla chiesa indoviniamo una piazza: probabilmente ci troviamo a Urbino.
Sul sagrato, seduti per terra, tre personaggi giocano ai dadi. Alcuni di loro hanno un piede o un ginocchio fasciati, forse colpiti da una malattia che provoca ulcere alla pelle, come la lebbra, assai diffusa a quei tempi. Sono quasi completamente nudi in mezzo a una folla di persone riccamente vestite di panni colorati. In questo modo il pittore esprime la povertà e l'emarginazione. Vicino hanno le uniche cose che posseggono: una brocca, una ciotola, un barilotto, un sacchetto con del cibo. E un cane fa compagnia.
L'unica che rivolge loro uno sguardo dolcissimo è la mamma della Vergine, Sant'Anna, l'incantevole figura vestita di verde.
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